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Comunicati stampa - 31/05/2021

In un’ottica di snellimento della burocrazia, tra gli adempimenti che appaiono superflui, vi è l'obbligo previsto dalla legge 124/2017 che dispone per le imprese, entro il 30 giugno di ogni anno,  la pubblicazione di “informazioni relative a sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva o risarcitoria" sui propri siti o, in mancanza, su quelli di associazioni di categoria” dichiara Marcella Caradonna, Presidente dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano.

"Molte piccole realtà, infatti, non hanno un proprio sito internet e imporre l'iscrizione ad associazioni di categoria per adempiere al dettato normativo, appare un onere superfluo" aggiunge la Presidente.

“In ogni caso, sul tema, stante il susseguirsi di decreti ministeriali in periodo di emergenza da COVID-19 contenenti aiuti di vario genere a sostegno alle Imprese, è fondamentale che il Ministero per lo Sviluppo Economico identifichi puntualmente quali tra tutti sono quelli ritenuti a “carattere generale” e, quindi, esclusi dagli obblighi di pubblicità, trasparenza e rendicontazione obbligatoria ai sensi della legge 124/2017”, prosegue Marzia Provenzano, Vicepresidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano.

"Si è, infatti, generata un'incertezza circa la locuzione “carattere generale” poiché si teme di dover assoggettare a tale obbligo tutti i contributi o aiuti di Stato, quindi, anche quelli riconosciuti “a pioggia” (senza un rapporto tra Ente erogatore e singola impresa) previsti per tutte le imprese a sostegno o ristoro della loro attività, inclusi, appunto, nei vari decreti ministeriali in periodo di emergenza COVID-19", aggiunge la Vicepresidente.

"Auspichiamo l'abolizione totale di questo obbligo o per lo meno che sia dovuto solo per chi percepisce importi significativi, ma ove ciò non fosse possibile, al fine di evitare di far incorrere facilmente le imprese -già in difficoltà- in errori sanzionabili, può essere molto utile un intervento del Mise che specifichi sul proprio sito nel dettaglio la tipologia di contributi per i quali l'adempimento è dovuto", conclude la Presidente Marcella Caradonna.

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